Spesso è impercettibile, ma la dismetria degli arti inferiori (semplicemente la condizione in cui si ha una gamba più corta dell’altra) è una condizione più diffusa di quanto si pensi.
Conosciuta anche come eterometria, consiste nel fatto che le due creste iliache non sono allineate alla stessa altezza.
La cosa viene aggravata dal fatto che è comune nel corpo umano avere le due metà del corpo non perfettamente speculari.
La dismetria degli arti inferiori può portare a problemi posturali, dolori articolari, squilibri muscolari e difficoltà nella deambulazione.
E’ una condizione relativamente comune: si stima che circa il 40-70% della popolazione mondiale presenta una differenza di lunghezza tra le gambe di almeno 1 cm.
Tuttavia, non tutte le persone con una differenza di lunghezza sviluppano sintomi o richiedono un trattamento specifico.
Tabella dei Contenuti
Le cause
Le cause di dismetria degli arti inferiori sono numerose e si distinguono in tre tipologie:
- congenite(emiipertrofie, arti ipoplasici, displasie scheletriche, patologie vascolari)
- acquisite(traumatiche, infettive, infiammatorie, neurologiche).
- oncologiche
In generale, individui con dismetria congenita o acquisita sviluppatasi nel corso di diversi anni compensano più prontamente rispetto a quelli in cui la dismetria si è verificata acutamente (ad es. per un trauma).
Se si dovesse tirare una linea che parte dalla sommità del capo al centro di gravità fra i due piedi, in posizione eretta, si noterebbe che nel nostro corpo non può esistere una simmetria perfetta. Abbiamo infatti un occhio più piccolo dell’altro, il naso leggermene deviato o un orecchio più alto rispetto all’altro.
Alcune di queste differenze sono dovute a un aspetto genetico, mentre altre sono di natura funzionale, cioè si parte da una struttura corretta e simmetrica, ma la differenza si nota per un aspetto posturale non corretto.
Questa differenza è osservabile in postura eretta, risultando un fianco più alto o più basso rispetto all’altro, oppure quando si è stesi orizzontalmente, dove si può notare che un piede “finisce prima” dell’altro.
La prima cosa da fare è distinguere se questa differenza sia strutturale o funzionale.
In una gamba corta strutturale il problema potrebbe essere dovuto a un femore più corto o una tibia più corta, a causa di un errore genetico, un difetto di sviluppo oppure a un trauma che ha causato un disallineamento delle ossa, con il risultato di un accorciamento della lunghezza totale dell’arto.
Per capire se la dismetria degli arti inferiori sia strutturale, bisogna misurare la distanza dalla spina iliaca anteriore superiore (SIAS) al punto centrale del malleolo mediano (o interno), comparandola alla misura dell’altra gamba.
Una gamba corta funzionale, invece, non presenta delle ossa più corte, quindi la struttura è intatta e simmetrica da parte a parte, ma la differenza consiste in come funziona la biomeccanica dell’arto inferiore, partendo dal bacino.
L’ilio, la metà del bacino che si articola con una superficie dell’osso sacro all’articolazione sacroiliaca, può essere inclinato in avanti o indietro, il che causa una disfunzione dei muscoli circostanti, i quali compensano per mantenere il corpo il più dritto possibile ed evitare che questa disfunzione peggiori.
Così facendo cambia la posizione del bacino dove si articola con il femore all’articolazione coxofemorale (l’anca), spostando il punto di appoggio più in alto rispetto all’altra gamba e di conseguenza tutta la gamba si trova più in alto, dando l’apparenza di una gamba più corta.
Per confermare una dismetria funzionale bisogna misurare la distanza dall’ombelico al malleolo mediano e compararlo con l’altra gamba.
Problematiche della dismetria
Una dismetria delle gambe comporta sempre delle problematiche a livello pelvico, che possono manifestarsi nella colonna lombare come mal di schiena, nelle ginocchia e nei piedi in quanto appoggiano incorrettamente a ogni passo, fino addirittura a creare problematiche nella colonna cervicale, poiché il nostro cervello cerca sempre di mantenere la vista in posizione orizzontale e talvolta il collo deve piegarsi più da un lato per creare questa compensazione.
Nel dettaglio:
- Problemi posturali: la differenza di lunghezza tra le gambe può influenzare l’allineamento del corpo, portando a squilibri posturali. Avviene una compensazione nel modo in cui una persona cammina o si tiene in piedi, mettendo pressione eccessiva su alcune articolazioni, muscoli e legamenti, che può portare a dolori e tensioni muscolari.
- Dolore muscolare e articolare: La dismetria può causare uno stress asimmetrico sulle articolazioni del corpo, come le ginocchia, le anche, le caviglie e la colonna vertebrale. Esso può portare a dolore cronico o ricorrente nelle articolazioni coinvolte, oltre a tensione e affaticamento muscolare.
- Squilibri muscolari: per compensare la differenza di lunghezza degli arti inferiori, i muscoli delle gambe possono adattarsi e lavorare in modo non equilibrato. Ciò comporta uno sviluppo muscolare asimmetrico tra le due gambe, con muscoli più deboli o più tesi da un lato rispetto all’altro.
- Problemi di deambulazione: la dismetria degli arti inferiori può influenzare il modo in cui una persona cammina. Possono verificarsi alterazioni nella biomeccanica del passo e dell’appoggio del piede, che possono portare a una marcata incidenza dell’usura anomala delle calzature, infortuni ricorrenti, affaticamento precoce e difficoltà nell’effettuare attività fisiche.
- Sintomi spinali: in alcuni casi la dismetria degli arti inferiori può influenzare anche la colonna vertebrale. Una differenza significativa di lunghezza delle gambe può alterare l’allineamento spinale, causando problemi come la scoliosi, l’iperlordosi o l’ipercifosi, nonché la compressione dei dischi intervertebrali.
Problematiche della dismetria
Può sussistere una correlazione tra dismetria degli arti inferiori e malocclusione delle arcate dentarie.
Cause Ascendenti
- La dismetria può causare squilibri posturali che possono a loro volta influenzare la postura della mandibola e della mascella, favorendo lo sviluppo di una malocclusione.
- La dismetria può portare a uno squilibrio muscolare tra le gambe, con muscoli più deboli o più tesi da un lato rispetto all’altro. Questo può influire sulla muscolatura del viso e della mascella, contribuendo alla comparsa di una malocclusione.
- Poiché una differenza di lunghezza tra le gambe può indurre una postura asimmetrica che può riflettersi sulla crescita cranio-facciale, questa asimmetria cranio-facciale può causare malocclusioni.
- La dismetria può essere causata da disturbi del sistema nervoso o lesioni che possono influenzare anche la funzione cranio-mandibolare. Allo stesso modo, alcune malocclusioni possono essere associate a disturbi del sistema nervoso che possono influenzare anche altre parti del corpo.
Cause Discendenti
Esistono al contrario alcune situazioni in cui una malocclusione grave o non trattata può influenzare indirettamente l’allineamento del corpo e potenzialmente contribuire a uno squilibrio posturale, che a sua volta può influenzare la distribuzione del carico sulle gambe e causare una dismetria.
Una malocclusione significativa può alterare la posizione della mandibola e influenzare la postura generale del corpo.
Questo può portare a uno squilibrio muscolare e posturale, che può a sua volta influenzare la biomeccanica delle gambe e della colonna vertebrale.
Un cambiamento nella postura e nell’allineamento del corpo può avere un impatto sul modo in cui si distribuisce il carico sulle gambe durante la deambulazione, potenzialmente generando una dismetria.
Cura della malocclusione
Il primo passo per accertare una malocclusione è una accurata visita posturale-kinesiologica-gnatologica, NON INVASIVA, come quella messa a punto dal Dr. Massimo Silvio Pantani dopo 40 anni di ricerca e più di 4000 pazienti guariti, che effettua presso lo Studio Medico Pantani dei dottori Massimo Silvio e Marco Pantani a Carrara.
Si tratta del Programma Postura OK, un percorso diagnostico-terapeutico in grado di risolvere i problemi algici e posturali dovuti alla malocclusione.
Durante la prima fase potrebbero essere richiesti esami strumentali o diagnostici, per avere un quadro clinico completo, come la risonanza magnetica o l’orto-panoramica.
Una volta identificato con certezza il problema, la soluzione è l’utilizzo di un RIP (Riposizionatore Posturale).
Scopri il Programma Postura Ok
Nasce dall’interazione tra 3 SCIENZE:
- La POSTUROLOGIA permette di verificare quali catene muscolari sono alla base dei dolori del Paziente
- L’ODONTOIATRIA e più specificatamente la GNATOLOGIA (una sua specializzazione) permette di trattare le malocclusioni che sono alla base dei disturbi del Paziente (70% dei casi nella statistica personale).
- La KINESIOLOGIA ci dice qual è la causa o le cause delle alterazioni posturali alla base dei dolori e indica le correzioni da apportare per ripristinare una postura corretta.
L’efficacia del Programma Postura OK è ben documentata dalle testimonianze che trovi su questo sito e sul nostro canale YouTube di centinaia di pazienti che, in quasi 40 anni, si sono affidati al nostro programma terapeutico per migliorare sensibilmente la qualità della loro vita e risolvere definitivamente i loro disturbi.
Esistono numerose ricerche scientifiche che dimostrano una correlazione tra benessere psico-fisico ed equilibrio dell’ingranaggio dentale e tra queste le linee guida presentate dal Ministero della Salute (vedi pubblicazione del 2017 sul link sottostante).
