Lo Sbiancamento Dentale

Oggigiorno lo sbiancamento dei denti è il trattamento di estetica dentale tra i più richiesti.

La sua importanza è notevolmente incrementata sia a livello domestico che professionale.

Il candore dei denti è una caratteristica completamente individuale, spesso attribuita alla genetica, ma anche all’assunzione nel tempo di particolari sostanze quali tabacco, caffè, liquirizia, thé, coloranti artificiali.

Eventuali discromie possono essere superficiali oppure più intense (quelle che derivano dall’utilizzo di alcuni farmaci).

La tradizione ha fornito “soluzioni casalinghe” di sbiancamento grazie all’utilizzo di prodotti come miele, salvia, bicarbonato, carote, uva passa con i quali bisogna fare attenzione a eccedere per non ottenere l’effetto opposto.

Ovviamente uno sbiancamento professionale ha una durata maggiore rispetto a soluzioni casalinghe.

COSA SI INTENDE PER SBIANCAMENTO DENTALE?

Lo sbiancamento è quel procedimento che attraverso l’uso di un gel sbiancante a una determinata concentrazione, consente di far tornare i denti a un colore più naturale possibile oppure di farli diventare ancora più bianchi.

QUANDO EFFETTUARE LO SBIANCAMENTO?

Lo sbiancamento si effettua normalmente in pazienti che hanno un colore molto scuro o  in presenza di macchie antiestetiche , colore non omogeneo, bordi neri e denti ingialliti.

Normalmente per effettuare lo sbiancamento si consiglia di aspettare almeno i 18 anni di età in modo tale da avere i prismi dentali ben formati e maturati.

ESISTE SOLO UN METODO PER FARE LO SBIANCAMENTO?

Esistono 2 tipi di tecniche di sbiancamento, quello professionale eseguito alla poltrona dal dentista e quello domiciliare.

COME VENGONO ESEGUITE LE VARIE TECNICHE?

La prima tecnica viene eseguita nello studio dentistico.

  1. Il paziente viene sottoposto a una seduta di igiene e profilassi in modo da eliminare il tartaro e la placca batterica presenti sui denti e sulle gengive.
  2. Prima di isolare il campo operatorio, il dentista dovrà osservare il tipo del sorriso del paziente in modo tale da rendersi conto di quanta esposizione di dente e gengiva avviene durante il suo sorriso.
  3. Dopodiché viene isolato il campo operatorio attraverso l’uso di un apribocca e, a seconda della concentrazione del gel sbiancante, si utilizza la diga di gomma per avere un isolamento più sicuro ed efficace.
  4. Una volta isolato il campo operatorio si applica un gel di protezione sulle gengive che viene foto-polimerizzato in modo tale che il gel sbiancante.
  5. Quindi si arriva ad applicare il gel sbiancante sulla superficie dei denti scelti sia superiormente che inferiormente.
  6. Una volta effettuata questa procedura in userà una lampada foto-polimerizzante che andrà ad attivare il gel sbiancante per il tempo necessario, mediamente di 20 minuti.
  7. Successivamente verrà rimosso il gel tramite l’utilizzo degli aspirasaliva e lavando i denti con un getto d’acqua. A questo punto sarà possibile togliere la protezione messa sulle gengive e anche gli apribocca.
  8. Per concludere la seduta si andranno a scattare le fotografie finali come documentazione e si indicheranno al paziente i cibi e le bevande da evitare nell’immediato periodo post-sbiancamento.

 

Bleaching =  è una specie di sbiancamento dentale impiega al posto del laser delle lampade apposite che fanno reagire il gel. L’intervento di bleaching professionale si contrappone ai tradizionali approcci empirici e fai-da-te, con risultati inferiori e tempistiche più lunghe per apprezzare il risultato.

Sbiancamento con la lampada a led = consiste nell’applicazione di un gel composto da perossido di idrogeno, sulla superficie dei denti. La lampada attivandosi frantuma le molecole pigmentate per mezzo di meccanismi chimici e reazioni di ossido riduzione, per cui i denti appaiono più bianchi.

TECNICHE DOMICILIARI

Dentifrici abrasivi = sono tra i metodi più utilizzati, la cui azione avviene tramite lo sfregamento dei denti con delle apposite paste dentifrice a grani differenti. Un utilizzo eccessivo o improprio di questi prodotti può logorare lo smalto dentale, con conseguente ingiallimento dei denti.

La loro efficacia si limita alla rimozione delle macchie più superficiali.

Mascherine sbiancanti = l’utilizzo delle mascherine sbiancanti è un aiuto a mantenere l’effetto ottenuto dallo sbiancamento professionale alla poltrona. Esistono 2 tipi di mascherine una diurna e una notturna: la differenza sta nella concentrazione/durata del gel sbiancante utilizzato, ovvero perossido di carbamide fino a un massimo del 16%.

TECNICHE DOMICILIARI

La risposta dipende dal tipo di sbiancante e della conseguente concentrazione utilizzata.

Per vedere degli effetti visibili occorrono dalle 2 al massimo 3 sedute di sbiancamento da effettuare non di più di due volte l’anno.

COME CAPIRE SE EFFETTUARE O MENO LO SBIANCAMENTO?

Bisogna partire da una visita specialistica dove il dentista andrà a valutare lo smalto dei denti dei pazienti.

Dopo aver definito il colore, la linea del sorriso, quanta gengiva e quanti denti vengono esposti, dal sorriso del paziente si potrà diagnosticare il ciclo di sbiancamento più efficace per lui e per le sue esigenze estetiche.

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