Asma Da Che Cosa Dipende?

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Ph = Fonti da Internet

L’asma è una malattia respiratoria non trasmissibile, che colpisce circa 300 milioni persone in tutto il mondo.

È causata da un’iperattività dei bronchi che reagiscono in maniera abnorme a diversi stimoli (allergici, immunologici o chimico-fisici) quando entrano in contatto con la muscolatura liscia che circonda i bronchi, facendoli contrarre e restringendo il condotto aereo, compromettendone la normale respirazione.

Tale situazione è aggravata dall’aumento della produzione del catarro, un muco vischioso che contribuisce a ostruirne ulteriormente l’ampiezza.

Si manifesta con sintomi come dispnea (fame d’aria), respiro sibilante, difficoltà a respirare, senso di costrizione al torace, tosse cronica anche secca.

È una patologia complessa, determinata da fattori genetici e ambientali.

La persistenza o gravità dei disturbi che determina, è variabile a seconda degli individui e può presentarsi (a volte anche scomparire) a qualsiasi età, bambini piccoli o persone anziane.

Per molte persone, l’asma può diventare una condizione cronica, in particolare se si sviluppa in età adulta.

Tabella dei Contenuti

Un’incidenza da far mancare il fiato

Le persone che soffrono d’asma sono stimate essere oltre 235 milioni dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), o addirittura 300 milioni secondo la Global Initiative for Asthma (Gina).

  • Praticamente un rapporto di 1 persona asmatica ogni 20.
  • Esistono purtroppo anche morti associate alla malattia che, secondo i dati dell’OMS, sono circa 250mila ogni anno. 
  • In Italia la prevalenza della malattia in età adulta si aggira sul 5% (con una buona parte dei casi dovuta alla presenza di una o più allergie) e circa il 10% della popolazione asmatica soffre di una forma più severa di malattia (cosiddetta asma grave).

Asma Rinite allergica

Dal punto di vista epidemiologico, fisiopatologico e terapeutico, l’asma viene associata alla rinite allergica.

Spesso vanno di pari passo, sia nell’acutizzazione che nella temporanea risoluzione della crisi al termine delle terapie.

Come spiegato nel precedente articolo (…mettere link rinosinusiti),

  • una respirazione orale primaria può favorire l’insorgenza di una rinosinusite cronica, e allo stesso modo può favorire anche un quadro asmatico;
  • respirare con la bocca facilita l’ingresso di allergeni e sostanze broncostimolanti e fa mancare il fondamentale riscaldamento e umidificazione dell’aria (che avverrebbe invece nella respirazione per via nasale);
  • ripristinare la respirazione nasale può costituire una valida componente terapeutica nei confronti della tosse cronica, correlata di solito a uno stato asmatico.

Cause dell’insorgenza dell’asma

Come molte malattie, anche l’asma può avere come causa una componente psicologica, biochimico-allergologica o strutturale.

A tal fine viene combattuta con vaccini, terapie varie (spesso cortisoniche) o sedute di psicoterapia, ma non viene mai considerata la componente strutturale del problema, che nel caso dell’asma può essere costituita da una conformazione sfavorevole della via di ingresso dell’aria nell’organismo.

Spesso la causa di un problema di ventilazione viene imputata a ipertrofie adeno-tonsillari e rinosinusiti ostruttive, mentre può dipendere da alcuni quadri disortodontici che portano, secondariamente, all’insorgenza della rinosinusite, a sua volta causa del difetto di ventilazione.

La corretta respirazione e l’asma

In condizioni di riposo una corretta respirazione deve avvenire per via nasale.

Quando l’aria entra nelle narici, intervengono i turbinati che riscaldano, umidificano e purificano l’aria che arriverà poi ai bronchi.

Le vie aeree trocheo-bronchiali sono provviste di ciglia vibratili ricoperte di muco , che con il loro movimento sospingono il muco verso l’alto dove passa nel tratto digerente nel quale viene distrutto impedendo così un contatto prolungato dei virus, batteri e sostante tossiche con i polmoni.

L’asma da malocclusione

Ci sono però quadri strutturali in cui la corretta respirazione nasale è di fatto preclusa dalla tipologia scheletrica craniale che il paziente presenta, dalla malocclusione dentale di cui è portatore, da disfunzioni linguali o labiali o alterati schemi respiratori.

Nei casi di morso aperto anteriore, cioè il mancato combaciamento tra il gruppo incisivo superiore e inferiore, non riuscendo a far combaciare le labbra, non si riesce a sigillare correttamente la via orale.

Durante l’inspirazione l’aria trova una via più facile nel passaggio orale e arriva direttamente ai polmoni saltando il filtro nasale.

Nel morso profondo l’eccessiva risalita della mandibola determina il restringimento della cavità orale e obbliga la lingua a portarsi più indietro andando ad ostruire il passaggio dell’aria che dal naso per arrivare alla trachea è obbligata a passare dietro la lingua.

 In questo caso il soggetto è obbligato ad aprire la bocca e portare la mandibola e la lingua più avanti creando di fatto un morso aperto.

            L’aria entrata direttamente dalla bocca e non filtrata, riscaldata e umidificata dal naso e seni paranasali arriverà alla trachea e bronchi più carica di allergeni, più fredda e più secca.

            Con la riduzione della temperatura le ciglia vibratili si muoveranno più lentamente, il freddo (ricordiamoci che all’interno del nostro corpo la temperatura è di 37° e l’aria molto raramente raggiunge questa temperatura) determina una maggior produzione di muco che si riempie di più allergeni non bloccati dal naso e che ristagna nei bronchi perché il minor movimento delle ciglia non riesce a espellerlo.

            Ne consegue una perdurante contatto tra gli allergeni e le mucose bronchiali che in alcuni soggetti può dare origine all’asma.

            Questo tipo di asma derivato da una alterazione dell’occlusione è particolarmente presente nei bambini e, se diagnosticato e trattato precocemente, porta a completa guarigione con abbandono di tutte le terapie spesso cortisoniche prescritte.

Diventa quindi consigliabile effettuare quanto prima una diagnosi gnatologica per stabilire la corretta struttura cranio-mandibolare e, nel caso di anomalie, intervenire con un Riposizionatore Posturale (RIP), un bite in grado di ripristinare il corretto funzionamento dell’assetto respiratorio.

In questo modo sarà possibile risolvere diversi problemi di ipersensibilità e allergie respiratorie, lasciando alla medicina tradizionale le terapie per il miglioramento di patologie più gravi di altra natura.         

 

Ascolta la video testimonianza di Matteo guarito dall’asma.

https://youtu.be/gEj8k1nfoWU

La visita Odonto-Kinesi-Posturale

Il test occluso-kinesi-posturale che viene fatto presso lo Studio Medico Pantani, é un test neurologico privo di effetti collaterali, che permette all’operatore di diagnosticare l’origine e/o le disfunzioni che sono alla base anche di cefalee, cervicalgie, vertigini, acufeni, lombalgie e dolori articolari.

Per la sua natura, priva di effetti collaterali e secondari, è praticabile anche su bambini e donne in gravidanza.

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Cosa dicono i nostri pazienti del Programma Postura Ok?

Testimonianze Video

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